sabato 16 agosto 2014

L’Ammazzasette e il Drago con le pantofole di velluto rosso, ed altre Favole (Collana: Favole Belle, Favole Nuove)

(Collana: Favole Belle, Favole Nuove)

Prefazione di Cinzia Donatelli Noble:
Chair Department of French and Italian
Brigham Young University, Provo, Utah, USA


Dopo le poesie di “Balla con le Stelle”, silloge pubblicata nel 2004, Marje Dolores Merenda oggi ci propone una raccolta di favole, L’Ammazzasette e il Drago con le pantofole di velluto rosso, in un susseguirsi di storie che rispecchiano ancora una volta la limpidezza caratteristica del suo stile di poetessa e di scrittrice.
Le favole sono corredate da una traduzione in inglese, per aprire la strada alla comprensione di un’altra lingua, e ricordano sempre che, anche in idiomi diversi, siamo tutti membri della famiglia umana, con gli stessi dubbi, domande e debolezze. Questa volta i bambini sono il pubblico prescelto, quei piccoli che l’autrice conosce bene perché vi si trova a contatto giornalmente per la sua professione di pediatra e dei quali vede le malattie, le ansie, le speranze.
In queste favole i bambini troveranno quello che noi adulti abbiamo già rinvenuto nelle liriche della Merenda: la vita nella sua interezza, con le sue gioie ed i suoi dolori, i dubbi e gli ostacoli di sempre, ma con l’occhio sempre sotteso alla speranza, al sorriso, alla consolazione dell’anima.
Ne “Il volo delle aquile” la protagonista Marta è ormai una donna che ha perso la sua strada e si sente sopraffatta dalla stanchezza di una vita divenuta troppo penosa; allora ella si rifugia nel suo angolo preferito della casa in cui è cresciuta e vi ritrova le foto, gli oggetti, i quadri, i mobili che hanno segnato la sua storia. Tra quegli oggetti familiari Marta si perde nei ricordi, ed in essi ritrova la pace che poco prima aveva perduto. E, tra quei ricordi, le appare l’immagine dell’aquila, regina dei cieli, visione singola e imponente sopra gli stormi delle difficoltà della vita nella loro veste di corvi neri. Ma l’aquila li vince e trasporta in alto la donna, forse nei sogni, forse in Paradiso, ma sempre protesa verso una pace interiore e completa.
Marje Dolores Merenda crede fermamente in questa pace anche durante i travagli della vita perché la sua fede è sicura, il suo sguardo fermo sul mistero della Redenzione, la sua speranza fissa nella certezza dell’armonia. E questo lei comunica ai suoi giovani lettori, ai bimbi che conosce e che cura, a quei piccoli che, anche in mezzo al dolore delle malattie, prima o poi saranno consolati e sostenuti dalla certezza di un Dio che li ama, tra persone di buona volontà, in un Universo che li sostiene maternamente in un afflato universale di comunione umana.
Ma saranno gli adulti, un genitore o un insegnante, a scegliere ed offrire un libro ai loro bambini. Il messaggio della Merenda è rivolto anche a loro, a quegli esseri umani che forse hanno perso la speranza e non credono più in loro stessi. A questi la scrittrice ricorda come si può ancora confidare nel futuro, ed insegna a sorridere di nuovo. I genitori, che la sera leggeranno queste favole ai loro figli, ritroveranno assieme ai loro piccoli l’afflato del cosmo, l’entusiasmo per questa incredibile avventura che chiamiamo vita, il desiderio di meravigliarsi di fronte agli incanti della natura, la capacità di notare le piccole grandi cose che ci circondano. Quasi novelli fanciullini pascoliani, essi potranno finalmente ricordare la purezza dell’infanzia, scoprire le relazioni infinite tra le cose, e ritrovare quelle facoltà che permettono di penetrare nei misteri dell’universo.
Marje Dolores Merenda, poetessa, scrittrice, pediatra, donna di sensibilità acuta ed intensa, ci insegna ancora una volta che la vita è fatta di bene e di male, ma ci invita a guardare al futuro con fiducia e ottimismo.



Recensioni

Mario Luzi
… sto leggendo le sue favole. Sono belle, molto belle, scritte in un linguaggio semplice, ma veramente bello …

Annamaria Crisafulli Sartori, giornalista, Gazzetta del Sud,  13 Marzo 2011
E la  pediatra parlò al cuore dei bimbi scrivendo per loro le favole più belle…

Annamaria Crisafulli Sartori, giornalista, Gazzetta del Sud,  3 Aprile 2011
I bimbi crescano sognando…


Secrètariat de la Reine, Bruxelles 2 maggio 2011
… Sua maestà mi ha chiesto di ringraziarla sinceramente per il delizioso libro di favole che ha avuto la gentilezza di mandarle. La lettura dei suoi racconti le offrirà certamente l’occasione di condividere dei bei momenti con i suoi nipoti…. Sua Maestà apprezza molto la sua iniziativa e si complimenta con lei per l’energia e la determinazione di cui fa prova nella diffusione della sua opera e della cultura italiana anche all’estero. (Lettera)

Professoressa Olimpia Merenda
L’autrice propone ai lettori, piccoli e grandi, le favole che, come tutte le opere d’arte, possiedono una multiforme ricchezza e profondità di messaggi. Sono uniche nel loro genere in letteratura e comprensibili per il bambino come non lo è nessun’altra forma d’arte. Racconti fantastici, di straordinario fascino, ricchi di emozioni che ci trasportano in un tempo lontano, nel meraviglioso mondo della magia, del mistero e della fantasia. Ci insegnano a vivere, a crescere, a capire che i buoni sentimenti portano sempre al Bene, a cogliere valori autentici che contribuiscono alla maturazione personale necessaria per accettare e comprendere i vari aspetti della vita, anche quelli più difficili e inspiegabili.
La lettura di queste favole è consigliata ai piccoli ma anche ai grandi che hanno dimenticato quei “valori senza tempo” e, per recuperarli, devono tornare ad essere simili ai bambini


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