Ad
appena tre anni il padre, insegnante elementare, le insegna a leggere. La sua guida ed il suo incoraggiamento saranno determinanti per lo studio
della lingua italiana, dello stile e della cultura poetica. Spesso le ripete:
“Farò di te l’eroe della penna” come era solito dire ai suoi alunni.
Marje
Dolores comincia a scrivere poesie all'età di 15 anni, dopo la morte prematura
della madre. All’età di diciotto anni
pubblica il primo libro “Poesie”, che in seguito rinnegherà.
Infatti
la poesia di allora era dominata dalla nostalgia, dalla malinconia, dalla consapevolezza struggente
di "ciò che è andato e non tornerà più," dal desiderio di tutto quello che
non aveva ancora avuto modo di apprezzare e che le sfuggiva di mano per sempre,
come un’ombra alle spalle, che scompare quando si cerca di afferrarne i
contorni.
Poi
la natura prenderà il sopravvento, con la vita che prevale sulla morte e la
gioia sul dolore.
Da
giovane trascorre le sue estati nella casa di campagna, assieme al fratello maggiore
e alle sue due sorelle, per far
compagnia ai nonni.
Così
impara a scoprire la gioia delle piccole cose, il linguaggio semplice del cuore
e della speranza, il sorriso dei bimbi e gli occhi limpidi dell’innocenza, la
saggezza dei contadini e della gente umile, le rughe profonde degli anziani
dove, come in un album, riposano tante belle storie.
Il
profumo delle violette, le messi verdi ondeggianti al sole, il cinguettio degli
uccelli, l’odore del fieno e la fragranza del pane caldo nel forno a legna di
casa diventano per lei poesia e coralità, e l’aiutano a realizzare pienamente
il concetto di “piccolezze piene e grandezze vuote”.
Vivere
in campagna contribuisce a sviluppare lo straordinario dono che è l’intuizione,
ossia quella speciale capacità di osservare e comprendere il linguaggio ed il
valore del silenzio, le parole non dette, la luce degli sguardi fino a cogliere
perfino le sensazioni più sfumate.
Col
tempo, la sua capacità di penetrare dentro le cose si raffina a tal punto da
riuscire a percepire la voce del mondo che racconta ormai sempre più in
confidenza a lei, che ha imparato ad ascoltare con semplicità. Si accorge che
le stelle ed il cielo, il mare ed i fiumi, le montagne, i fiori e gli alberi,
la natura tutta hanno una voce ed un’anima e … le narrano la storia avvincente
dell’universo.
In
seguito, gli studi di medicina, il lavoro
e la famiglia occupano interamente le sue giornate.
La
mente, però, ha la straordinaria abilità di lottare col tempo e continua a
pensare, a registrare, a fotografare in gran silenzio. Ogni fatto rimane
impresso come sulla molle cera, apparentemente senza senso, finché un giorno, all’improvviso,
per un’incredibile magia, tutti i ricordi prendono di nuovo forma e si
ricompongono come tessere variopinte di un particolarissimo e suggestivo
mosaico… e Marje Dolores matura e cambia il suo stile!
La
morte prematura della madre, paradossalmente, le ha svelato un mondo
affascinante, la ricchezza della natura con la semplicità e la freschezza delle
sue immagini. Non vuole più raccontare il suo dolore perché dalla sofferenza ha
tratto una grande forza per andare avanti, ed ha imparato l’importanza e la
gioia di credere e sperare. In ogni aspetto negativo vuole trovare un messaggio
positivo e comprende pienamente la necessità di rintracciare il senso della vita anche laddove sembra
maggiormente intricarsi e disperdersi. La notte non le fa più paura e le piace
immaginarla come una madre tenera e paziente che, nel silenzio, porta a termine il suo travaglio
per generare l’alba.
Scopre che nel
buio più fitto riposano i meravigliosi colori della luce, dono generoso per
tutti, e che ogni giorno sorge
l’alba finché, al tramonto, terminato il suo corso, la figlia si riconcilia
docilmente con la madre e ritorna nel grembo sicuro della notte per rinascere
il giorno dopo sempre più splendente.
Marje
Dolores crede in un nuovo realismo del pensiero e in un mondo vero, dove tutti
possano gioire dei colori della natura. Le piace partecipare l’incanto del
mondo e lo stupore della vita anche alla gente più semplice. Per questo le occorre
un linguaggio poetico chiaro, fluido, diretto, immediato e comprensibile a
tutti, affinché chiunque possa leggere senza fatica le sue poesie e trarne un
po’ di serenità, il coraggio e la forza di sperare anche nel buio più fitto, la
gioia di correre a piedi nudi sulle nuvole bianche fino a giungere alla
sorgente della luce, fino a scoprire il profumo delle viole ed il rosso dei
papaveri nei campi verdi a primavera.
Ogogliosa
delle sue origini, le piace definirsi una siciliana D.O.C., figlia di una terra fiera
il cui cuore batte in fondo ad un vulcano; figlia di una terra splendida dove i
colori sono l’azzurro intenso e limpido del cielo e del mare, il verde
brillante dei prati, la terra nera attorno all’Etna e rossa alle isole Eolie; figlia
di una terra meravigliosa, seppure tante volte martoriata.
La
notte, i gelsomini e la zagara ne profumano l’aria mentre, di giorno, i gerani
e gli oleandri, il glicine e la buganvillea, le ginestre, l’agave, le rocce
scavate dal vento e dalla pioggia, la natura tutta ne raccontano la storia,
ingioiellata dai secoli e sempre piena di fascino.
Nel
tempo, ogni emozione ha preso forma, il mosaico si è ricomposto ed è diventato parola
scritta, o meglio, poesia.
E così,
Marje Dolores Merenda compone “Vorrei le ali del falco, Poesia, Il profumo
delle viole, Sogno d’estate, L’aquila, Il coraggio per vivere” che, assieme ad
altre 33 poesie, fanno parte della seconda raccolta di poesie “Balla con le
Stelle”, che esce nel 2004 e viene particolarmente apprezzata dalla stampa.
Su
invito della RAI, il 31 Agosto del 2005 la Merenda presenta il suo libro durante
la trasmissione di RAI 1 -Uno Mattina Estate-
Nel
2010 pubblica “L’Ammazzasette e il
Drago con le pantofole di velluto rosso ed altre Favole”, primo libro di favole della collana
“Favole belle, favole nuove”, scritto in lingua italiana ed inglese, di cui la stessa Merenda è editrice.
Sarà lei stessa editrice delle sue opere successive, anch'esse testi bilingue, italiano ed inglese.
Nel marzo 2011 la poesia, ancora inedita, “La fisarmonica” ( lettura radiofonica youtube), viene letta da Flavio Insinna nel corso della trasmissione da lui condotta su Rai-radio2 “Per favore parlate al conducente”.
Il 21 Aprile 2015 pubblica il libro " Scontentino e il maghetto" ed altre favole - Scontentino and the Wizard and other stories", in lingua italiana ed inglese, secondo libro della collana "Favole belle, favole nuove", di cui lei stessa è editrice.
Fondamentale per la scrittrice è l’incontro, il 12 giugno 2002, con Mario Luzi, di cui riceve la stima sincera ed affettuosa. Lo incontra altre due volte e mantiene cordiali rapporti epistolari e telefonici fino alla morte del poeta.
Sarà lei stessa editrice delle sue opere successive, anch'esse testi bilingue, italiano ed inglese.
Nel marzo 2011 la poesia, ancora inedita, “La fisarmonica” ( lettura radiofonica youtube), viene letta da Flavio Insinna nel corso della trasmissione da lui condotta su Rai-radio2 “Per favore parlate al conducente”.
Il 21 Aprile 2015 pubblica il libro " Scontentino e il maghetto" ed altre favole - Scontentino and the Wizard and other stories", in lingua italiana ed inglese, secondo libro della collana "Favole belle, favole nuove", di cui lei stessa è editrice.
Fondamentale per la scrittrice è l’incontro, il 12 giugno 2002, con Mario Luzi, di cui riceve la stima sincera ed affettuosa. Lo incontra altre due volte e mantiene cordiali rapporti epistolari e telefonici fino alla morte del poeta.
Altresì
importante è la conoscenza e l’amicizia con la Professoressa Cinzia Donatelli
Noble – Chair Department of French and Italian della Brigham Young University della città di Provo nello
Utah, USA.
Jeff
McClellan, Editor Brigham Young
Magazine della stessa Università, è il tramite fortuito di quella che diventerà un’amicizia vera, sincera
e spontanea.
L’Università
non dispone di una casa editrice, ma la Prof. Cinzia Donatelli Noble pubblica
subito “Poesia e Un mondo vero” sul giornalino del suo dipartimento, L’Aurora,
nel 2000.
Cura
la prefazione dei libri di Marje
Dolores e ne diventa il mentore negli ambienti culturali americani.
Nel
2005, durante il suo viaggio di lavoro in Italia, la incontra per la prima
volta a Roma, in occasione della partecipazione al programma Unomattina estate
(link youtube: video Unomattina Estate Studio 2 RAI )
Nel
2007 le fa visita a Messina per intervistarla e ne scrive la biografia che pubblica, assieme all’intervista,
nell’antologia di poeti
contemporanei “INCONTRI con la poesia italiana del novecento”, Luciano De
Angelis, Cinzia Donatelli Noble. 291- 301. Edizioni TRACCE.
Presenta
gli scritti della Merenda al Kennedy Center for European Study dello Utah e alla
Joint Convention AAIS/AATI nel 2008 (Giardini Naxos). In tale occasione le dà l’opportunità
di leggere personalmente 10 delle sue poesie.
Nel
2009, all’Acis Fifth Biennal Conference (The University of Auckland, Nuova
Zelanda) la Noble presenta una relazione: “La nuova scuola poetica siciliana in
una penna al femminile: Marje Dolores Merenda”.
Infine, la mette in contatto con Luigi Fontanella (Professor of Italian,
Department of European Languages, Literatures, and Cultures, State University
of New York).
Fontanella
pubblica nella sua rivista Gradiva la poesia “Datemi” e suggerisce a Marje
Dolores di scrivere letteratura per ragazzi. … “lei ha una delicata sensibilità
poetica e tutte le sue poesie hanno una dolce, delicata, tenera sensibilità che
non molti poeti odierni hanno… ha mai pensato di fare un bel libretto per
l’infanzia, composto proprio da queste sue poesie? Contengono tanta saggezza e
sensibilità che davvero potrebbero essere adatte ai bambini…” (lettera)
Molto
contano anche gli incoraggiamenti ricevuti da Antonio Riccardi (Direttore
Editoriale- Mondadori) e da Mariangela
Riva (Redazione Famiglia Cristiana).
Se,
come dice Don Giacomo Alberione, fondatore delle Paoline, Dio è il primo
editore, Marje Dolores Merenda crede con convinzione che “Mani invisibili hanno
tessuto la tela, intrecciando abilmente la trama e l’ordito….” (lettera a
Cinzia)
Nel 2018 ha pubblicato un terzo libro di poesie dal titolo “Balla ancora con le Stelle - Dance again with the Stars", edito in lingua italiana ed inglese dalla stessa Merenda.
Opere citate:
Noble, Cinzia. Prefazione. Balla con le stelle. Di Marje Dolores Merenda. Messina: Armando
Siciliano Editore, 2004. 11-19
Luciano De Angelis, Cinzia Donatelli Noble, INCONTRI con la
poesia italiana del novecento, 291- 301. Edizioni TRACCE, 2008
Merenda, Marje Dolores. Balla con le stelle- Messina:
Armando Siciliano Editore. 2004.
Lettera all’autore. 27 febbraio 2007
Lettere a Cinzia
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