ed
io sogno,
datemi
un bimbo
ed
io credo,
datemi
i fiori
ed
io gioisco,
datemi
il tramonto
ed
io spero,
datemi
la notte
ed
io prego.
C.
B. : Questa è solo una delle 39 poesie del libro “Balla con le Stelle” di Marje Dolores Merenda.
Buongiorno
Marje Dolores, ben arrivata ad Unomattina estate.
Lei
da dove arriva, Marje Dolores?
M.D.: Da Messina
C.B.:
Come mai questo nome?
M.D.: E’ un nome che è piaciuto a mio padre,
ma io sono siciliana, una
siciliana DOC.
C.B.:
Una siciliana DOC, che ci ha portato questo libro di poesie, appunto 39.
Abbiamo
letto una delle tante che si chiama “Datemi”.
Sono
tutte poesie molto intense, quasi come se fossero delle riflessioni… durante la giornata si fanno tante cose,
poi per un attimo ci si ferma, si inizia a scrivere e si raccolgono tutte
insieme.
Come
mai è nato questo libro e poi si chiama “Balla con le stelle”. Come si fa a
ballare con le stelle?
-M.D.:
Sì, è vero.
Il
titolo del libro è un bellissimo ricordo della Toscana in occasione della mia
prima visita al poeta Mario Luzi.
Avevamo
trascorso un pomeriggio a casa sua, a Firenze, con tutta la mia famiglia e
dopo, la sera, ci siamo ritrovati un po’ per caso in un piccolo paese
sull’Arno, Palazzolo.
La
Toscana è piena di paesi piccoli immersi nel verde. Era una splendida serata di
giugno, il cielo era pieno di stelle, e l’aria profumava di una delicata
fragranza che proveniva dalla campagna. Dappertutto c’erano rose e fiori.
C.B.:
Che bello!,mi sta facendo immaginare questa bella serata, poi le stelle… i
profumi… la Toscana…
M.D.:
Tantissime lucciole si spostavano
velocemente in qua ed in là sull’erba del prato e sui muri come a intrecciare
una magica danza. Da una chiesetta vicina, posta su un’altura, proveniva la
musica assai suggestiva di un gruppo di coristi che si esibivano in concerto.
C.B.:
Quindi lei, Marje Dolores, praticamente, vedendo tutto questo, ha pensato
giustamente di unire queste poesie.
E’ anche vero che il grande poeta, che lei ha prima citato, Mario
Luzi, le ha definite “poesie simpatiche”. Che significa poesie simpatiche?
M.D.: Credo in ricordo dell’impressione positiva che lui ha
riportato in occasione della nostra
prima visita. Eravamo molto emozionati, erano visibili il nostro entusiasmo e la nostra emozione
ma lui, in effetti, ci mise subito a nostro agio.
Dopo i primi minuti si stabilì un clima cordiale e simpatico.
Abbiamo parlato tanto e di tante cose.
Voglio ricordare anche una cosa molto carina. Ho chiesto alla fine della
visita al professore di fare delle foto ricordo. Al momento di scattare le foto, il poeta si alzò e mi invitò
a sedere su una poltrona più grande che era vicino la libreria. Poi chiamò i
miei figli con la stessa familiarità, con la stessa affettuosità con cui si chiama una persona di
famiglia per fare delle foto ricordo e disse: “ecco ora la mamma si siede in
poltrona e noi ci mettiamo dietro a fare corona”.
C.B.: Che carino! Quindi lei è anche mamma.
M.D.: Sì, anche
mamma, ho tre figli.
C.B.: Quindi… lei è anche mamma, siciliana, e nella vita fa la poetessa?
M.D.: No, nella vita sono un medico, sono pediatra.
C.B.: Pensate… una pediatra, e ha pubblicato un libro di
poesie!
E’ anche vero che oggi si parla tanto di romanzo, di poesia un po’ meno. Come
mai… sta scomparendo?
M.D.: Sì, è vero. Il romanzo senza dubbio è di lettura più
facile mentre la poesia si ritiene sia riservata agli studiosi della materia.
Senza dubbio la costruzione è più complessa.
C.B.: Ma non è vero, quando si leggono dei versi così:
“il bimbo unì le labbra
e due volte le dischiuse.
Come una preghiera
il nome della mamma
pel mondo risuonò.”
Questi sono versi che veramente possono leggerli tutti e dove c’è una riflessione più umana
che intellettuale.
M.D.: Sì, io credo proprio che se vogliamo che la gente si
avvicini alla poesia è importante che la poesia si avvicini alla gente con
stile libero, con immagini
luminose e limpide, con versi freschi e melodiosi e soprattutto con l’immediatezza
del messaggio.
C.B.: “L’immediatezza del messaggio”, infatti quasi tutte le sue poesie sono abbastanza
brevi, immediate, perché vogliono colpire direttamente il cuore di chi le
legge.
M.D.: Sì, infatti mi piace molto il giudizio che Mario Luzi
ha dato di me. E’ stato essenziale ed ha detto parole molto belle: “Le sue
poesie sono simpatiche e poi ha
precisato, - è la parola giusta- e vive, libere, animate come lei, innamorata
del mondo”.
C.B.: Ma che bello, innamorata del mondo! Ci vuole leggere
qualche altro verso che le piace di più? Immagino che ogni poeta abbia la
poesia preferita.
M.D.: Infatti sono molto legata alla mia poesia che si
intitola “Il profumo delle viole”, ma è un po’ lunga, forse non possiamo leggerla
per i tempi televisivi, allora leggerò solo questi versi:
…“inviterei quelli che cercano la felicità
perché l’armonia del silenzio
li aiuterà a capire che la portano dentro
se stanno al di sopra di tutto
fino a scoprire il profumo delle viole
ed il rosso dei papaveri
nei campi verdi a primavera”.
C:B:: L’armonia del silenzio è la felicità che lei augura un
po’ a tutti.
M.D.: Si, si.
C.B.: Suo marito sarà molto fortunato visto che ha una donna
così romantica e così carina.
M.D.: Grazie, anche lei è tanto carina.
Allora, “Balla con le stelle” vuole essere un invito al lettore a provare proprio
quella straordinaria emozione di quella sera di cui le parlavo prima.
C.B.: Grazie mille.
Cercheremo la notte, visto che ancora si può stare sulla spiaggia ad
ammirare le stelle, di prendere un po’ il profumo che lei ha sentito in
Toscana.
M.D:: Grazie tante.
C.B.: Grazie mille, Marje Dolores Merenda, buona giornata,
buon rientro a Messina.
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